Dl Pnrr, ok alla Camera: bonus alberghi all’80% con platea ampliata
Il credito d’imposta assume la sua forma conclusiva, in attesa del click-day
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Può dirsi ormai definito nel dettaglio, pronto per l’apertura del click day. È il bonus dell’80% per gli hotel (e non solo) che assume la sua veste conclusiva con l’approvazione alla Camera del disegno di legge di conversione del Dl Pnrr. Il decreto ha ottenuto ieri il via libera di Montecitorio e passa ora al Senato per il giro di boa che però non dovrebbe lasciare spazio a ulteriori modifiche, in quanto il Dl 152 del 2021 va convertito entro il 5 gennaio 2022.
È dunque confermato il credito d’imposta dell’80% per gli alberghi, gli agriturismi, i campeggi, le imprese del comparto turistico, ricreativo, fieristico e congressuale, compresi gli stabilimenti balneari, quelli termali, i porti turistici e i parchi tematici. Per questi ultimi, con un emendamento al testo, sono stati inclusi anche i parchi acquatici e faunistici.
Con un’altra modifica approvata alla Camera, si allarga la platea dei beneficiari che, oltre alle imprese e società che gestiscono le attività alberghiere, turistico-ricreative e fieristico congressuali, ora include anche i proprietari degli immobili in cui si svolgono tali attività. Oltre alla detrazione, ai soggetti beneficiari potrà essere riconosciuto anche un contributo a fondo perduto che può raggiungere quota 100mila euro.
Gli interventi ammessi
Godono della detrazione all’80% le spese per gli interventi di efficientamento energetico e di riqualificazione antisismica. Vi rientrano gli interventi per l’eliminazione delle barriere architettoniche. Sono compresi, se funzionali alla realizzazione dei lavori di efficientamento, antisismici e di eliminazione delle barriere architettoniche, anche la manutenzione straordinaria, il restauro ed il risanamento conservativo, la ristrutturazione edilizia e l’installazione di manufatti leggeri, anche prefabbricati, e di strutture di qualsiasi genere, quali roulotte, camper, case mobili, etc… (si tratta degli interventi elencati dal Dpr 380 del 2001, articolo 3, comma 1, lettere b, c, d, e.5).
Sono ammesse, inoltre, le spese per la realizzazione di piscine termali e per la digitalizzazione. In quest’ultimo ambito ricadono le spese per l’installazione del wi-fi, per la creazione di siti Web ottimizzati per il sistema mobile, di programmi e sistemi informatici per la vendita diretta di servizi e pernottamenti. Vi rientrano anche le spese per la pubblicità, la promozione e commercializzazione di servizi e pernottamenti, i servizi di consulenza per la comunicazione e il marketing digitale, la promozione digitale di proposte e offerte innovative in tema di inclusione e di ospitalità per persone con disabilità.
Gli interventi edilizi e di digitalizzazione sono agevolati se realizzati nel periodo 7 novembre 2021 (data di entrata in vigore del Dl Pnrr) – 31 dicembre 2024.
Contributo a fondo perduto
I soggetti beneficiari della detrazione all’80%, come si diceva, possono godere anche di un contributo a fondo perduto, non superiore al 50 per cento delle spese sostenute per gli interventi sopra elencati, realizzati a decorrere dal 7 novembre 2021 e fino al 31 dicembre 2024. Il contributo comunque non può essere superiore al limite massimo di 100mila euro per ciascun beneficiario. Più nel dettaglio, il contributo a fondo perduto è riconosciuto per un importo massimo di 40mila euro che può essere aumentato anche cumulativamente:
- fino ad ulteriori 30mila euro, qualora l’intervento preveda una quota di spese per la digitalizzazione e l’innovazione delle strutture in chiave tecnologica ed energetica di almeno il 15 per cento dell’importo totale dell’intervento;
- fino ad ulteriori 20mila euro per le imprese o le società femminili o giovanili. Si tratta di: società cooperative e società di persone, costituite in misura non inferiore al 60 per cento da donne o da giovani; società di capitali le cui quote di partecipazione sono possedute in misura non inferiore ai due terzi da donne o giovani e i cui organi di amministrazione sono costituiti per almeno i due terzi da donne o giovani, e le imprese individuali gestite da donne o giovani, che operano nel settore del turismo. Per giovani si intendono le persone con età compresa tra i 18 anni e 35 anni non compiuti alla data di presentazione della domanda;
- fino ad ulteriori 10mila euro, per le imprese con sede operativa nei territori di Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.
Agevolazioni cumulabili
Il credito d’imposta e il contributo a fondo perduto sono cumulabili, a condizione che le agevolazioni nel loro complesso non superino il costo sostenuto per gli interventi agevolati. Il bonus all’80% e il contributo a fondo perduto non sono cumulabili con altri contributi, sovvenzioni e agevolazioni pubblici concessi per gli stessi interventi.
Vanno applicati i principi del “design for all”
Va ricordato che per ottenere i benefici la progettazione deve rispettare i principi della “progettazione universale” di cui alla Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità, stipulata a New York il 13 dicembre 2006, ratificata e resa esecutiva con la legge 3 marzo 2009, n. 18.
Gli interventi non devono avere impatto negativo sul clima
Gli interventi, inoltre non devono intralciare l’azione di mitigazione di cambiamenti climatici, non devono avere effetti negativi sul clima, non possono interferire con lo stato ecologico delle acque superficiali, sotterranee e marine, Inoltre, devono fare propri i principi dell’economia circolare e non devono nuocere alla resilienza degli ecosistemi. In sintesi, devono risultare conformi alla comunicazione della Commissione Ue 2021/C 58/01 e non arrecare un danno significativo agli obiettivi ambientali ai sensi del regolamento U1 2020/852 (articolo 17).
Il credito d’imposta può essere ceduto
Il credito di imposta è cedibile, in tutto o in parte, con facoltà di successiva cessione ad altri soggetti, comprese le banche e gli altri intermediari finanziari.
Il bonus concesso secondo l’ordine delle domande
Il bonus dell’80% e il contributo a fondo perduto sono concessi, secondo l’ordine cronologico delle domande, nel limite di spesa di 100 milioni di euro per l’anno 2022, 180 milioni di euro per ciascuno degli anni 2023 e 2024, 40 milioni di euro per l’anno 2025, con una riserva del 50 per cento dedicata agli interventi volti al supporto degli investimenti di riqualificazione energetica. Per il solo sgravio dell’80% è autorizzata, inoltre, la spesa di ulteriori 100 milioni di euro per l’anno 2022.
L’esaurimento delle risorse sarà comunicato con un avviso sul sito internet del ministero del Turismo. Si attende l’avviso del ministero del Turismo contenente le modalità applicative per l’erogazione degli incentivi.