Superbonus 80% per gli alberghi, definite le regole
Nel Decreto PNRR 500 milioni di euro per il credito di imposta e i contributi a fondo perduto per la riqualificazione delle strutture ricettive
28/10/2021 – Credito di imposta dell’80% e contributi a fondo perduto per la riqualificazione delle strutture ricettive. I bonus, inizialmente previsti da una bozza di decreto del Ministero del Turismo, sono stati inseriti nel decreto per l’attuazione del PNRR, che ieri ha ricevuto il via libera del Consiglio dei Ministri.
Destinatari delle misure sono gli alberghi, gli agriturismi, le strutture ricettive all’aria aperta, le imprese del comparto turistico, ricreativo, fieristico e congressuale, compresi gli stabilimenti balneari, i complessi termali, i porti turistici, i parchi tematici.
Superbonus 80% e contributo a fondo perduto per gli alberghi
È previsto un credito di imposta dell’80% delle spese sostenute per la realizzazione di interventi di riqualificazione delle strutture. Il credito di imposta è utilizzabile esclusivamente in compensazione ed è cedibile. Per la misura sono stati stanziati 500 milioni di euro: 100 per il 2022, 180 per ciascuno degli anni 2023 e 2024, 40 per il 2025.
Il contributo a fondo perduto di massimo 40.000 euro può essere aumentato:
– fino ad ulteriori 30.000 euro, qualora l’intervento preveda spese per la digitalizzazione e l’innovazione delle strutture in chiave tecnologica ed energetica di almeno il 15% dell’importo totale dell’intervento;
– fino ad ulteriori 20.000 euro, qualora l’impresa o la società sia composta da donne e/o da giovani tra i 18 anni e 35 anni;
– fino ad ulteriori 10.000 euro, per le imprese la cui sede operativa è ubicata nelle regioni del Sud: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.
Gli incentivi non sono cumulabili con altri bonus analoghi.
Superbonus 80% e contributo a fondo perduto, le spese ammissibili
Le spese ammissibili sono quelle per:
– incremento dell’efficienza energetica e riqualificazione antisismica;
– eliminazione delle barriere architettoniche;
– manutenzione straordinaria, restauro e di risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia;
– realizzazione di piscine termali e relative attrezzature e apparecchiature;
– digitalizzazione.
Tra le spese ammissibili ci sono quelle per la progettazione. Il progetto deve però rispettare i principi della ‘progettazione universale’ di cui alla Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità, stipulata a New York il 13 dicembre 2006, recepita in Italia con la Legge 18 del 3 marzo 2009.
Riqualificazione alberghi, i prossimi step
Le modalità applicative per l’erogazione degli incentivi saranno definite con un bando che il Ministro dei Turismo emanerà entro 30 giorni dalla data di entrata in vigore del DL.
Il Ministero del turismo aggiornerà, entro il 31 marzo 2025, gli standard minimi, uniformi in tutto il territorio nazionale, dei servizi e delle dotazioni per la classificazione delle strutture ricettive e delle imprese turistiche, compresi i condhotel e gli alberghi diffusi, tenendo conto delle specifiche esigenze connesse alle capacità ricettiva e di fruizione dei contesti territoriali e dei sistemi di classificazione alberghiera adottati a livello europeo e internazionale.